domenica 16 dicembre 2007

Arbeit macht frei

E' inaccettabile!
Antonio Schiavone, Roberto Scola, Angelo Laurino, Bruno Santino, Rocco Marzo... e siamo a cinque!
E' inaccettabile!
La Thyssen di Torino ha fatto un'altra vittima.
E' inaccettabile!
Morti carbonizzati, tra strazianti dolori!
E' inaccettabile!
Morti per un lavoro sottopagato, usurante, disperante!
E' inaccettabile!
Morti per il cinismo della cultura del profitto!
E' inaccettabile!
Morti perché "... al momento, non c’è alcuna conferma che, all’origine dello stesso, vi sia la violazione di standard di sicurezza."( http://www.acciaiterni.it/)
E' inaccettabile!
Morti perché in uno stabilimento in dismissione ha senso spendere denaro e risorse in misure di sicurezza (tant'è che i migliori addetti alla manutenzione erano stati già trasferiti)?
E' inaccettabile!
Sapere con sicurezza assoluta che dal momento stesso in cui il pesante coperchio delle bare si è chiuso su quei corpi straziati di quei morti rimane memoria solo nei cuori dei loro familiari!
E' inaccettabile!

P.S.

Giusto per informare!

Decreto Legislativo 19 settembre 1994, n. 626
Art. 3. - Misure generali di tutela.
1. Le misure generali per la protezione della salute e per la sicurezza dei lavoratori sono:
a) valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza;
b) eliminazione dei rischi in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico e, ove ciò non è possibile, loro riduzione al minimo;
c) riduzione dei rischi alla fonte;
d) programmazione della prevenzione mirando ad un complesso che integra in modo coerente nella prevenzione le condizioni tecniche produttive ed organizzative dell'azienda nonché l'influenza dei fattori dell'ambiente di lavoro;
e) sostituzione di ciò che è pericoloso con ciò che non lo è, o è meno pericoloso;
f) rispetto dei principi ergonomici nella concezione dei posti di lavoro, nella scelta delle attrezzature e nella definizione dei metodi di lavoro e produzione, anche per attenuare il lavoro monotono e quello ripetitivo;
g) priorità delle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di protezione individuale;
h) limitazione al minimo del numero dei lavoratori che sono, o che possono essere, esposti al rischio;
i) utilizzo limitato degli agenti chimici, fisici e biologici, sui luoghi di lavoro;
l) controllo sanitario dei lavoratori in funzione dei rischi specifici;
m) allontanamento del lavoratore dall'esposizione a rischio, per motivi sanitari inerenti la sua persona;
n) misure igieniche;
o) misure di protezione collettiva ed individuale;
p) misure di emergenza da attuare in caso di pronto soccorso, di lotta antincendio, di evacuazione dei lavoratori e di pericolo grave ed immediato;
q) uso di segnali di avvertimento e di sicurezza;
r) regolare manutenzione di ambienti, attrezzature, macchine ed impianti, con particolare riguardo ai dispositivi di sicurezza in conformità alla indicazione dei fabbricanti;
s) informazione, formazione, consultazione e partecipazione dei lavoratori ovvero dei loro rappresentanti, sulle questioni riguardanti la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro;
t) istruzioni adeguate ai lavoratori.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Come si fa a non essere d'accordo con te...?
Morire sul lavoro è inaccetabile, soprattutto quando non si rispettano le norme con le quali si tutelano gli stessi lavoratori che, come dici tu, erano costretti a lavorare con orari massacranti e stipendi non gratificanti.
Morire sul lavoro è inaccettabile.